Porte interne moderne: scopriamo tutte le novità e le varie tipologie di porte per tutti gli ambienti. Strumenti di comunicazione tra ambienti diversi, la porta esplora nuovi codici stilistici e materici.
La porta interna ha la funzione primaria di consentire il passaggio da un ambiente all’altro, mettendo in comunicazione due vani della medesima abitazione, ma è anche un elemento di arredo, enfatizzante o minimale, di continuità con la parete e l’intero ambiente, determinante a livello percettivo e spaziale.
La scelta della porta interna
Prima della sua installazione, occorre considerare le misure del vano e l’ingombro dell’anta: la scelta di una porta interna, infatti, è affidata essenzialmente al proprio gusto estetico ma va attentamente considerato lo spazio a disposizione, secondo il quale varia il tipo di apertura, con la classificazione in porte a battente, porte scorrevoli, porte a soffietto e basculanti.
Le porte interne a battente
Sono le classiche porte ad una o due ante, montate su cardini, che ruotano a 90°, con un ingombro pari alla larghezza; con ante in vetro o in legno, in diverse forniture, la parta a battente è costituita da un telaio, da una o due ante, da una maniglia su entrambi i lati, dalle cerniere, dalla serratura e dal coprifilo.
In genere le porte a battente si aprono verso l’interno di un vano, con spinta a destra o sinistra; se per esigenze di spazio, fosse necessario fare aprire la porta all’esterno della stanza, il senso di apertura destro o sinistro si determina posizionandosi dal lato interno della stanza.
Lo spessore standard di una porta a battente varia, a seconda, anche del materiale, da 10,80 a 12 centimetri. Per le porte interne a doppio battente, con due ante, simmetriche o asimmetriche (di dimensioni, cioè uguali o differenti), occorre stabilire quale sia il lato apribile e quale quello fisso o comunque apribile con meccanismo sali-scendi.
Le porte interne scorrevoli
Quando non si ha spazio sufficiente per garantire l’apertura a rotaizone, si può scegliere una porta scorrevole, il cui sistema di apertura è ad ingombro minimo.
Le porte scorrevoli possono essere:
porte con scorrimento esterno: questo tipo di porte separano due ambienti scorrendo parallelamente alla parete, su binari metallici; sono di più facile ed economica installazione rispetto a quelle a scomparsa, anche se la loro capacità di isolamento termico ed acustico è minore. Per installare una posta scorrevole esterna occorre avere lateralmente a disposizione una porzione di parete libera della stessa grandezza dell’anta della porta, sffinchè questa possa, aprendosi, scorrere liberamente.
porte scorrevoli a scomparsa: queste porte scorrono all’interno della parete, in una intercapedine dove è installato un controtelaio in alluminio o in lamierino zincato, di spessore inferiore al tramezzo che deve contenerlo, dotato di meccanismo scorrevole.
Le porte interne a soffietto o a libro
Le porte a soffietto trovano impiego quando, per esigenze di spazio, non si ha la possibilità di installare una porta a battente o scorrevole.
Sono ideali in ambienti come ripostigli, cucine, garage ma anche più importanti. La porta, costituita da pannelli pieghevoli in PVC effetto legno, viene agganciata ad una guida superiore e a due montanti laterali. A titolo di esempio, una porta larga 80 cm, a 4 pannelli, avrà un ingombro, riferito alla porta raccolta, di 15,5 cm.
Le porte basculanti o a bilico verticale
Quando, pur avendo a disposizione un vano molto ampio, non se ne vogliono o non se ne possono modificare le misure, per adattarvi una porta di grandi dimensioni, che comporterebbe comunque un notevole ingombro nel movimento di rotazione ed un peso eccessivo da spostare, si può optare per l’installazione di una porta ad anta basculante o a bilico verticale, in cui il movimento del pannello è determinato da perni a totale scomparsa ed è in posizione regolabile a seconda delle esigenze.
In questo modo si risparmia spazio nell’apertura del pannello, poiché la dimensione totale dell’anta risulta maggiore rispetto all’effettivo spazio di passaggio. Una soluzione che risponde a problemi tecnici e ad’un’esigenza estetica che necessiti di specifici rapporti dimensionali.
Le porte interne in legno massello
La porta in legno massello è tra le tipologie più diffuse, sicuramente la più antica. Apprezzata a livello estetico per la sua matericità autentica e per il buon grado di isolamento termo-acustico che riesce ad assicurare, si affianca ad una produzione sempre più vasta ed articolata di porte impiallacciate, tamburate, in vetro o in materiale plastico in PVC.
Le porte in legno massello, sono realizzate utilizzando il durame, la parte interna di tronco dell’albero più dura e più vecchia.
L’anta in massello può essere in stile contemporaneo, e quindi liscia, con un’estetica basata sulla materia pura del legno o, più classica, affidata a lavorazioni con cornici e bugne e a finiture anticate o patinate.
Le porte interne in vetro
La porta in vetro, permettendo il passaggio della luce, dona maggiore luminosità agli ambienti che separa. Con le porte in vetro – che può essere di vari tipi (trasparente, opaco, semiopaco, satinato o decorato) – si possono realizzare porte a battente e porte scorrevoli del tipo a scomparsa o esterne muro.
Nella scelta è bene accertarsi delle caratteristiche del vetro che, per motivi di sicurezza, deve essere stratificato, resistente agli urti e temperato, per non produrre schegge taglienti in caso di rottura.